"Switching Frequency Control") il tutto
si ripete dal primo passo. La quantità di
tempo necessaria al blocco NCO per
l'overflow dipenderà dal resto nell'ac-
cumulatore dopo l'ultimo overflow, nonché dal registro di incremento. Dovuto
all'accumulo di residui dell'impulso accade che un clock di sistema è più bre-
ve del solito; controllando quanto spesso questo accade (impostazione registro di incremento), possiamo controllare esattamente quanto sarà la
larghezza media di impulso.
Il calcolo della larghezza dell'impulso
può essere calcolata in accordo con la
frequenza di calcolo relativa all'overflow del modulo NCO, come segue:
Considerando TPULSE=1/ FOUT, è importante notare che il blocco NCO è
progettato per fornire il controllo lineare per la frequenza, mentre il controllo
sulla durata dell'impulso non è proprio
lineare. Come si può vedere dall'equazione per il calcolo T PULSE, la durata
degli impulsi varia con l'inverso della
frequenza (1/x).
Nella Tabella 1 sono riportate varie larghezze di impulsi prodotti da un tale
circuito utilizzando un clock a 16MHz
collegato direttamente all'ingresso del
blocco NCO (F NCO ), con vari incrementi dei valori di registro.
Una considerazione doverosa è che per
un alto incremento di valori, si ha un
singolo incremento del registro che varia la larghezza dell'impulso di soli 15ps.
Da quanto analizzato risulta che la ri-
Figura 7: Duty Cycle vs Bit Resolution
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Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Firmware - Febbraio 2014 / N°97