Morningstar Investor Marzo/Aprile 2012 - (Page 14)

In Primo Piano MVO, l’evoluzione della specie Di Thomas M. Idzorek Oltre il modello tradizionale, Black-Litterman e Ricampionamento permettono una maggior diversificazione di portafoglio. Historical + Traditional Historical + Resampling 13.5% 28.3% 43.5% 14.7% 2.6% 16.4% 0.4% 19.2% 0.4% 22.2% La teoria del portafoglio è quella parte della finanza che si occupa dei problemi teorici connessi all’allocazione di un capitale fra diversi investimenti possibili. Il modello quantitativo di Harry Markovitz (1952) è fra i metodi più diffusi nella costruzione dell’asset allocation. La teoria ipotizza che ogni investitore razionale, dato un livello di rischio, accetterà solo la combinazione di investimenti che gli consentirà di raggiungere il massimo rendimento possibile. Più specificatamente, la Mean-Variance Optimization (MVO) è un modello matematico che, dato un livello massimo di rischio e i rendimenti attesi, fornisce il portafoglio, o i portafogli, che offrono il massimo rendimento atteso. Le critiche alla teoria tradizionale Tuttavia, la tradizionale teoria della MVO spesso porta ad avere un’asset allocation molto concentrata e quindi poco diversificata. Nel creare un portafoglio equilibrato si dovrebbero scegliere quelle classi di attivo non sovrapposte che riflettono l’universo investibile del soggetto. Lo sviluppo di questo universo è un passo fondamentale nel processo di asset allocation strategica, ma troppo spesso la sua importanza viene trascurata. In generale, gli investitori dovrebbero allargare il proprio universo investibile al fine di comprendere tutte le asset class che formano il portafoglio di mercato del modello CAPM. Fig. 1 Modello Black-Litterman + ricampionamento Weights % 100 20.9% 17.2% 1% Black-Litterman + Traditional 80 70 60 50 40 30 20 10 Position 10 20 30 90 Black-Litterman + Resampling 9.9% 9.9% 0.9% 1% 18.1% 15.2% 15.5% 16.3% 13.2% 40 50 60 70 80 6.5% 11.4% 3.1% 6.3% 9.3% 9.6% 25.7% 17.8% 10.2% 90 100 Weights % 100 90 80 US Large Cap Growth US Small Cap Value US Large Cap Value International Stocks Commodities US Small Cap Growth US Bonds Treasury Bills International Bonds questi tre input, i rendimenti sono di gran lunga il fattore più importante, ma purtroppo anche meno stabile. Chopra e Ziemba (1993) hanno stimato che ad un moderato livello di rischio, la MVO è undici volte più sensibile agli errori nelle stime dei rendimenti rispetto agli errori nella stima del rischio (cioè tecnicamente della varianza) e che la MVO è due volte più sensibile agli errori nella stima del rischio 50 60 70 80 90 100 (varianza) rispetto agli errori nella stima della correlazione (cioè tecnicamente della covariL’enigma dell’ottimizzazione US Large Cap Growth US Large Cap Value US Small Cap Growth anza). Non a caso, Richard Michaud (1989) ha È noto che la MVO sia molto sensibile alle US Small Cap Value International Stocks US Bonds coniato la frase “l’enigma della ottimizzazione stime dei rendimenti, delle deviazioni standard International Bonds Commodities Treasury Bills problema della di Markowitz” per descrivere il e delle correlazioni tra classi di attivo. Tra La natura della MVO è tale per cui i portafogli 70 a più basso rischio includono tipicamente un 60 numero maggiore di classi di attivo, mentre 50 quelli a più alto rischio sono più concentrate 40 come numero di strumenti. Nel caso più 30 estremo, il 100% del portafoglio viene 20 assegnato alla classe con rendimento più alto, 10 la quale è spesso (ma non necessariamente) anche quella con più 20 rischio. alto Position 10 30 40 14 Morningstar Investor Marzo / Aprile 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor Marzo/Aprile 2012

Morningstar Investor Marzo/Aprile 2012
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
In principio, Markovitz
Il primato dell’asset allocation
MVO, l’evoluzione della specie
Markovitz 2.0
Oltre alla teoria dell’utilità attesa
Analisi di portafoglio, strumenti di frontiera
Rischio e modelli scenari
La metamorfosi degli indici
Cap e fondamentali, mix possibile
Un portafoglio con stile
Value, growth, cicli di mercato e sentiment
Strategia, chiave di volta del bravo gestori
Quando il gestore fa la differenza
Manuale d’uso dei fondi bilanciati
Analisi Morningstar
Markovitz 2.0, dalla teoria alla pratica

Morningstar Investor Marzo/Aprile 2012

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