Contextes - Littératures populaires du droit - 48

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LITTÉrATureS POPuLAIreS Du DrOIT

1843 ; Schoell 186612 ; Bruns 188013 ; Voigt 188314 ; Goodwin, nella traduzione italiana di Luigi Gaddi, con prefazione di Pietro Cogliolo, 188715 ; più
alcuni manuali di Storia del diritto romano. Si tratta di non poche opere,
dunque, e sicuramente importanti, ancorché ne manchino alcune di rilievo,
quale proprio la restituzione delle XII Tavole del già menzionato Pietro
Cogliolo16, di cui Cortellini conosce solo una prefazione.
Colpisce, inoltre, nella medesima Bibliografia, l'intreccio (e l'oggettiva
confusione) tra autori moderni e fonti antiche : Cicerone, Dione Cassio,
Dionigi di Alicarnasso, Festo, Gellio, Livio e i giuristi romani Gaio, Paolo
e ulpiano sono elencati in ordine alfabetico insieme alla dottrina.
3. Ma è tempo di avvicinarci al testo vero e proprio proposto da
Cortellini.
Come abbiamo già constatato, non si tratta, per la collana in esame,
dell'unico testo di diritto. Ma certo, in quel torno di tempo, aver scelto
- di tutto il diritto romano - proprio l'antichissima raccolta decemvirale
colpisce.
Ma non si tratta, forse, di un caso. L'antica Legge decemvirale andava
vivendo - a cavaliere tra la fine dell' 800 e i primi decenni del '900 - una
stagione di grande diffusione editoriale (e in ogni latitudine). era, come
ho avuto modo di scrivere altrove, "argomento à la page tra i dotti di quel
tempo"17. Sonzogno, editore attento anche alle mode, coglieva probabilmente così un po' anche lo spirito del tempo : pubblicava, cioè, un testo
12. r. Schoell, Legis Duodecim Tabularum Reliquiae, Lipsiae MDCCCLXVI. Cfr.
ancora Diliberto, Bibliografia cit. 203 ; Ferrary, Saggio cit. 544 ss.
13. C.-G. Bruns, Fontes Iuris Romani Antiqui, Leges et negotia, Tubingae 1860. La prima
edizione di questa fortunatissima silloge di fonti giuridiche romane è appunto del 1860. La
seconda edizione è del 1871, la terza del 1876, la quarta del 1879 (e non 1880 come riporta
Cortellini). Dalla quinta edizione, si ebbe la cura di Th. Mommsen (Friburgi in Brisgavia
1887) e poi di Th. Mommsen e O. Gradenwitz (ibid., 1893). L'edizione definitiva, la
settima, a cura del solo Gradenwitz, è del 1909. Cfr. ancora Diliberto, Bibliografia cit. 203 ;
Ferrary, Saggio cit. 544 ss.
14. M. Voigt, Die XII Tafeln. Geschichte und System des Civil-und Criminal-Rechtes,
wie-Processes der XII Tafeln nebst deren Fragmenten, erster Band : Geschichte und allgemeine juristische Lehrbegriffe der XII Tafeln nebst deren Fragmenten. Zweiter Band : Das
Civil- und Criminalrecht der XII Tafeln, Leipzig 1883 (ristampa anastatica Scientia Verlag,
Aalen 1966). Cfr. Diliberto, Bibliografia cit. 210 ; Ferrary, Saggio cit. 549.
15. F.-J. Goodwin, The Twelve Tables, London 1885 (poi anche, 1866, 2e ed.).
16. P. Cogliolo, Manuale delle Fonti del Diritto Romano secondo i risultati della più
recente critica filologica e giuridica, I, Torino, unione Tipografico-editrice, 1885 (poi
Torino, stesso editore, 1911, 2eéd.). Le XII Tavole si trovano nelle pp. 3-8 : Diliberto,
Bibliografia cit. 212 s.
17. O.  Diliberto, Una sconosciuta monografia palermitana sulla palingenesi
delle XII Tavole (e un curioso caso di omonimia), in "AuPA", 58, 2015, 291 ss. e ivi nt. 29.
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