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MICROCONTROLLORI MSP430 CON MEMORIA FERROELETTRICA
Le memorie ferroelettriche esistono da alcuni anni ma solo di recente è stata sviluppata una famiglia di microprocessori che offre nuove e interessantissime possibilità
Convertire i segnali al giusto
di LUCA STANZANI
I
Uno degli ostacoli più frequenti che si incontrano durante la progettazione è la necessità di adattare il livello logico di segnali digitali. Quando si tratta di convertire segnali da 5 a 3,3 V o viceversa, esistono numerosi circuiti integrati che possono essere di aiuto. Il problema si pone quando il livello dei segnali è più elevato, per esempio se si devono convertire segnali a 12 V per una logica a 5 V
PROGETTAZIONE DEI DC/DC CONVERTER
Le tensioni di alimentazione dei sistemi elettronici a semiconduttori e le dimensioni degli apparati consumer si riducono sempre più, ma aumentano le esigenze di migliore efficienza energetica e compatibilità ambientale
n numerose applicazioni, per esempio se occorre realizzare una scheda di test a microcontrollore, ci si scontra con la necessità di dover convertire i segnali da controllare perché essi superano la tensione massima ammessa dal microcontrollore sui propri I/O. Come nel caso in cui il microcontrollore è alimentato a 5 V: anche il massimo livello di tensione sui suoi pin sarà di 5 V. Quando la tensione di test supera i 5 V è indispensabile ridurre tale tensione. Una soluzione rapida per risolvere il problema potrebbe essere quella di utilizzare un semplice divisore di tensione (per esempio con un partitore resistivo). Bisogna tuttavia considerare che un divisore di tensione può interferire con il dispositivo in test. Solitamente viene richiesta un’elevata impedenza d’ingresso per qualsiasi condizionamento sul segnale, in modo da perturbarlo. Anche le uscite di un condizionatore di segnali dovrebbero coincidere con il livello logico del microcontrollore, a meno di qualche fluttuazione sul segnale controllato. In questo modo possiamo
Figura 1: un MOSFET utilizzato per condizionare un segnale a tensione elevata.
utilizzare dei semplici pin di I/O anziché quelli di ADC. I progettisti solitamente utilizzano amplificatori operazionali non invertenti per mantenere a un determinato valore di tensione i segnali. Tuttavia la maggior parte di amplificatori operazionali ha un range di tensione differenziale in ingresso che coincide con la tensione di alimentazione. Per questo servono uno o più alimentatori con tensioni di uscita maggiori e diverse resistenze supplementari per ridurre l’uscita dell’amplificatore ai livelli del microcontrollore.
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Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Firmware - Febbraio 2012 - N°73