Firmware - Luglio/Agosto 2013 / N°90-91 - (Page 7)

Cosa c’è di più semplice di un Uno dei componenti elettronici più diffusi, può ancora riservare molte sorprese, quando è osservato da vicino di MARIO ROTIGNI ertamente tra i componenti elettronici più comuni, il condensatore appare a prima vista semplice. Si tratta di due armature conduttive separate da un materiale isolante, dielettrico, capace di accumulare una carica elettrica proporzionale alla tensione applicata ai suoi capi. Abbiamo visto in un articolo precedente come sia impossibile avere un componente ideale che presenti solo una capacità pura (vedi Riferimento 1). Resistenza ed induttanza parassite contribuiscono alla creazione di un circuito equivalente che può risultare complesso, vedi figura 1, circuito di cui bisogna tenere accuratamente conto. Nella sua forma più semplice, figura 1a, abbiamo a che fare con un circuito risonante serie che re le prestazioni del condensatore e la loro evoluzione nel tempo. Inaspettatamente, non tenendo conto di tali fenomeni fisici, possiamo ritrovarci con un valore di capacità effettiva nel nostro circuito ridotto al 20% del valore nominale. In questo articolo vedremo da vicino queste problematiche in modo da evitare brutte sorprese nei nostri progetti. C BREVE RICHIAMO CIRCA Figura 1: Circuito equivalente di condensatori reali. LA CLASSIFICAZIONE DEI CONDENSATORI PER USO SU determina e limita le performance di ogni condensatore usato nel decoupling di circuiti logici. Ma non è tutto, anche fenomeni termici e meccanici intervengono sottilmente nel determina- CIRCUITI STAMPATI L’ente internazionale di standardizzazione IEC ha introdotto due Classi di identificazione dei condensatori ceramici. La Classe 1 comprende condensatori ceramici ad alta stabilità in temperature e basse perdite. Sono compresi in questa classe condensatori quali gli CG0 (NP0 secondo la vecchia classificazione), per usi in oscillatori e circuiti risonanti. I dielettrici usati consentono solo di realizzare condensatori di valore piuttosto basso. La Classe 2 comprende invece condensatori utilizzanti dielettrici meno stabili, adatti ad applicazioni quali filtraggio, decoupling di alimentazione, accoppiamenti inter-stadio, by-pass. I materiali impiegati consentono di realizzare capacità elevate in ingombri ridotti, al punto che si assiste ad una erosione delle applicazioni tipiche di condensatori al tantalio. Negli anni ‘60/‘70 era stata definita anche una Classe 3, ora abbandonata dalla IEC. Quei componenti presentavano stabilità molto inferiori alla Classe 2 ma valori capacitivi molto elevati. I condensatori ceramici a montaggio superficiale appartenenti alla Classe 2 sono prodotti in un ampia gamma di temperature e con diversi coefficienti termici, cioè variazione massima del valore di capacità in funzione della temperatura. La figura 2 mostra lo sche- FOCUS ON SKILLS INSIDE TOOLS ANALOG TIPS’N TRICKS MARKET NEWS SPOTLIGHT EVENTS ZAPPING MEMBERSHIP http://www.elettroshop.com/smart

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Firmware - Luglio/Agosto 2013 / N°90-91

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