Firmware - Dicembre 2010 - N°59 - (Page 9)

Quale Microchip? per i controllori di FRANCO TEDESCHI Come scegliere il sistema operativo più adatto per il nostro sistema embedded basato su un’architettura Microchip? In questo articolo cercheremo di dare delle risposte a queste domande con riferimento agli innumerevoli prodotti disponibili sul mercato E sistono numerosi sviluppatori che offrono sistemi operativi real-time (RTOS) per le architetture Microchip; si tratta di prodotti che forniscono una gamma completa di funzionalità e che sono progettati per essere eseguiti su PIC32, dsPIC, PIC24, ma anche su processori PIC18 o inferiori. In un mercato così ricco ed articolato, può essere difficile orientarsi nella scelta di un RTOS per una nuova applicazione, rischiando di perdersi nella intricata “foresta” delle numerose soluzioni disponibili. E’ noto infatti che i vari sistemi, pur mantenendo un’interfaccia di tipo generale relativamente al microcontrollore, dovendo abbracciare svariati ambiti applicativi, possono avere caratteristiche più o meno ottimizzate per certi contesti, che di fatto li rendono assai diversi tra loro. Il presente articolo vuole dunque individuare, senza pretesa di esaustività, le caratteristiche, i parametri e gli aspetti principali che si dovrebbero prendere in considerazione quando si esegue questa selezione nel rispetto delle esigenze e dei vincoli della nostra applicazione. STEP UNO: RTOS SI O RTOS NO? Prima di scegliere un RTOS, è opportuno valutare con attenzione se questo è effettivamente necessario per la nostra applicazione. Spesso i sistemi operativi vengono giudicati da molti programmatori come un inutile aggravio nell’occupazione di memoria e nei tempi di esecuzione, specialmente nel contesto dei piccoli microcontrollori con risorse limitate; in realtà ciò non è sempre vero, perché esistono anche sistemi che propongo- no un insieme minimo di funzionalità, implementabili con interferenza trascurabile sui tempi e sulle dimensioni di molte applicazioni per microcontrollori a 8, 16 e 32 bit. In realtà i sistemi operativi agevolano molto lo sviluppo di applicativi per micro offrendo validi strumenti per lo sviluppo e la configurazione del sistema; l’alternativa al loro impiego è la programmazione “classica” che viene effettuata in una sorta di ambiente giurassico del codice, dove l’uso dell’assembler e del C non si è ancora estinto; il programma in questo caso viene organizzato come un loop infinito attivato da variabili esterne gestite tramite polling o interrupt. Tale tecnica, presenta però i suoi limiti quando la complessità del sistema cresce e rende particolarmente difficile strutturare l’applicativo in parti indipendenti, con conseguente difficoltà nel riuso del codice fra varie applicazioni. Ecco quindi alcuni punti da con- 9 3 FOCUS ON TIPS’N TRICKS 20 6 SKILLS MARKET NEWS 40 18 INSIDE SPOTLIGHT 50 59 TOOLS EVENTS ZAPPING 53 ANALOG ABBONAMENTO http://www.ieshop.it/abbonamento.asp?tab=FW&cid=183

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Firmware - Dicembre 2010 - N°59

TIPS'n tricks
News
FOCUS on - Quale RTOS per i controllori Microchip?
SPOTlight - Rutronik Webg@te
SKILLs
- USB Mass Storage class su PIC24
- Personal Robots & Automotive Electronics
INside
- Le MCU Freescale: da HC08 alle nuove HCS08
- Le CLB nelle FPGA Xilinx Spartan-6
TOOLS - Silabs IDE
ANALOG
- Un UPS per i dispositivi USB
- Traslatori di livello: guida alla scelta
EVENTS zapping
Microchip - Human Interface Solutions

Firmware - Dicembre 2010 - N°59