Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2011 - (Page 12)

In Primo Piano Traditi dalle emozioni Di Valerio Baselli A causa di ansia, paura o troppa fiducia, gli investitori comprano ai massimi e vendono ai minimi. Il denaro, così come la salute o gli affetti, suscita forti emozioni, perchè dal benessere economico dipende gran parte della nostra vita. Quindi, prima ancora di essere informati sull’andamento dei mercati, è bene essere pronti a gestire i sentimenti. È in questo campo che opera la finanza comportamentale. Mercati non efficienti Per “finanza comportamentale” si intende lo studio dei comportamenti degli operatori sui mercati finanziari internazionali, valorizzando una prospettiva psicologica. Analizzando l’evoluzione dei mercati si evince che il comportamento delle persone (professionisti e non) sia lontano dalla razionalità. Questo comportamento fa sì che i mercati finanziari siano tutt’altro che “efficienti”, come invece sostiene la teoria del Random Walk. La finanza comportamentale, sviluppatasi negli anni ’70, portata avanti da diversi studiosi quali Daniel Kahneman, Amos Tversky e Richard Thaler, è un modo per superare la rigidità di questa teoria e per cercare di spiegare i fenomeni reali che si verificano sui mercati finanziari. La psicologia dell’investitore Sulla base degli studi della Behavioural Finance, la maggioranza degli operatori nel tempo tende a sovrastimare le proprie capacità, mettendo in pratica scelte irrazionali le quali sono influenzate dai movimenti di breve termine dei prezzi. Analizzando ad esempio i flussi di cassa dei fondi comuni italiani, si nota la tendenza dei risparmiatori a sbagliare il “timing” negli investimenti: i capitali entrano nei fondi azionari Gli effetti delle emozioni Vendite = Acquisti 1000 Rendimento indice 800 No Vendite Performance Medie Individuali Azioni Euro Rendimento strategie 350 300 250 200 400 150 200 100 600 0 lug-98 lug-99 lug-00 lug-01 lug-02 lug-03 lug-04 lug-05 lug-06 lug-07 Fonte: elaborazioni Prometeia su dati Eurostat, Fed, Cabinet Offic Il grafico mostra la divergenza tra il mercato azionario europeo (linea blu) e il rendimento medio dell’investitore in fondi (linea gialla) dal 1997 al 2007. La linea viola mostra la strategia buy&hold, quella verde la strategia contrarian (compro quando sono tentato di vendere). dopo che questi hanno registrato performance significative poi confluiscono verso i fondi obbligazionari dopo che i mercati azionari sono andati particolarmente male. I risparmiatori si fanno guidare dai rendimenti passati per prendere le decisioni sui loro investimenti, sono convinti che se il mercato è cresciuto, continuerà a crescere. I mass-media giocano un ruolo fondamentale. Infatti, diversi studiosi hanno identificato nell’incertezza e nell’insicurezza le molle che spingono l’investitore a cercare notizie sulle prospettive dei mercati finanziari da altri soggetti, come giornali e televisione, non potendo però verificarne esattezza e affidabilità. Per gli investitori è quindi più importante cosa viene detto di chi lo dice. Facendo un’analisi storica delle principali bolle finanziarie è evidente che un comportamento unidirezionale della massa d’investitori ha portato a forti rialzi e successivi forti ribassi. Le conseguenze di questo comportamento a livello di performance sono enormi. Prendiamo ad esempio i fondi azionari Usa. Dal 1984 al 2002 l’indice S&P 500 è cresciuto del 793%, il 12,2% su base annua, mentre il rendimento dell’investitore in fondi medio è stato solo del 62,2% ossia il 2,6% su base annua. Se ne deduce che il rendimento dipende molto più dal comportamento dell’investitore che dall’andamento dei fondi o dei mercati (dati “sentimentcharts”). Non possiamo cancellare le nostre emozioni. Ma ragionare in un’ottica di lungo periodo può essere un modo per attenuarle. Un altro aiuto può arrivare dalla scelta di un buon consulente o promotore finanziario. K Valerio Baselli è editor di Morningstar Italy. 12 Morningstar Investor Settembre/Ottobre 2011

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2011

Morningstar Investor Settembre/Ottobre 2011
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
I primi passi per curare le proprie finanze
Quando in famiglia i conti tornano
Traditi dalle emozioni
Giovani e precari, la pensione resta un miraggio
Gestioni previdenziali: prima regola, prudenza
Che fatica fare quadrare il bilancia famigliare
Come scegliere il conto deposito
Dai i voti al promotore/consulente
Una manovra necessaria
Rischio sistemico, è più alto se tutti investono nello stesso modo
L’asset allocation dei maghi della finanza
La lezione di Buffet
Fund Analysis dei fondi bilanciati
Fondi o titoli, quale via per la Borsa
Delusione della performance? Occhio al tempo

Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2011

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