Morningstar Investor - Gennaio/Febbraio 2012 - (Page 20)

In Primo Piano Compro la Cina da Milano Di Giuseppina Parini Pubblichiamo la testimonianza dell’unico gestore di un fondo di diritto italiano che investe prevalentemente in azioni dell’ex celeste impero. Per investire in Cina non si può prescindere da considerazioni di carattere macro-economico. L’andamento globale ha dei riflessi non trascurabili sul ciclo del paese, come ha mostrato la crisi europea. Per quanto la Cina abbia dimostrato di avere un’esposizione contenuta al debito sovrano europeo, l’aumento dell’avversione al rischio degli investitori ha avuto ripercussioni anche sui suoi asset finanziari. Difficile, quindi, parlare di decoupling in senso lato, quando le economie sono strettamente connesse le une alle altre. Rimane tuttavia una sostanziale differenza dei trend di crescita. Questo significa che è ragionevole supporre che le economie emergenti continueranno ad essere superiori a quelle sviluppate. Titoli cinesi per stranieri Per investire in Cina, la valutazione delle politiche governative sono fattori importanti. Non si può prescindere dalle decisioni degli organi di Governo per ponderare le aspettative legate al mercato borsistico locale. E’ fondamentale, quindi, avere più fonti di informazione, avendo cura di non perdere di vista il quadro generale. Spesso le singole notizie sono decontestualizzate o assunte come principio guida di tutto il mercato. La Cina è un Paese grande e il singolo evento è come la tessera di un puzzle che assume un significato solo se riconosciuta come parte di un disegno più grande. Chi guida il mercato è il Partito, con le sue decisioni, espresse nei vari piani quinquennali o durante i singoli congressi. E’ in queste occasioni che si decide il futuro del Paese e della sua industria. Gli investitori stranieri possono comperare i titoli cinesi quotati sui mercati internazionali, tranne quelli espressi in renminbi, listati sulla borsa locale (a meno di essere investitori qualificati). E’ possibile comperare anche titoli domestici espressi in dollari statunitensi o di Hong Kong quotati a Shanghai o Shenzhen. A tu per tu con le aziende L’incontro con il management, prima di decidere l’acquisto di singoli titoli non è una pregiudiziale. E’ prassi, tuttavia, creare l’occasione perché ciò avvenga in Italia o direttamente in Cina. L’incontro con l’azienda è sempre un momento importante per conoscerne sia il business model sia l’approccio generale nei confronti dell’investitore. In oltre dieci anni ho riscontrato un miglioramento del livello di trasparenza e comunicazione. E’ pur vero che non sempre è facile reperire le notizie e, soprattutto, verificarne la fondatezza. Le fonti di informazioni sono diverse e vanno dalla stampa, a Internet, a centri studi indipendenti o di banche di investimento. Le difficoltà nell’investire in azioni cinesi sono diverse, ma soprattutto circoscrivibili alla conoscenza del modello di sviluppo dell’azienda e al management, senza sottostimare l’importanza del contesto. Non va poi dimenticata l’importanza dei flussi di investimento che possono significativamente influenzare l’andamento dei mercati. La differenza di quotazione che a volte sussiste tra titoli domestici e omologhi quotati sui mercati locali è un altro aspetto da indagare, perché la tipologia di investitori è diversa. Gli scherzi del fuso orario Investire in Cina, di fatto, non è molto dissimile dall’operare su altre Borse. La giornata inizia alle 7.30, quando il mercato è ancora aperto. Le notizie si rincorrono, poi, nell’arco della giornata in attesa della chiusura di Wall Street. Chi investe in Asia, però, deve maturare le proprie decisioni anzitempo. Il fuso orario impone di operare senza conoscere ciò che determinerà l’andamento del mercato il giorno successivo. Forse è meglio così, l’andamento dei prezzi non influenza psicologicamente il gestore e si va a dormire con un filo di tensione su come andrà il mercato che si stempera solo la mattina successiva, sempre che non si venga svegliati nel mezzo della notte da una telefonata che, di solito, non è mai foriera di buone notizie. K Giuseppina Parini è responsabile azionario di Aletti Gestielle e gestore del fondo Gestielle obiettivo Cina 20 Morningstar Investor Gennaio / Febbraio 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Gennaio/Febbraio 2012

Morningstar Investor Gennaio/Febbraio 2012
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Potenze a confronto
Gli Usa non fanno marcia indietro
La Cina ha molte carte da giocare
Cosa manca a Shanghai per essere Wall Street
Gli americano rivalutano il risparmio, i cinesi provano a ridurlo
Imprese di stato, è tempo di cambiare
Compro la Cina da Milano
5 domande a Pierpaolo Benigno (economista)
Rischio super-potenze, strategie di copertura
Cina e Usa: motori difettosi?
Analisi Morningstar
Usa e Cina negli Etf
ETF Analysis
Gli affari d'oro di New York a Pechino
Cina e Usa sono big anche nei fondi

Morningstar Investor - Gennaio/Febbraio 2012

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