Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012 - (Page 44)

ETF Analysis Lyxor ETF Euro Cash (EUR) Di Jose Garcia-Zarate aggiornato al 28 febbraio 2012 L’indice replicato è l’EuroMts Eonia, che misura il rendimento di un deposito che si rivaluta ogni giorno al tasso interbancario. Profilo Il Lyxor Etf Euro Cash è un Etf monetario che offre agli investitori la possibilità di investire in liquidità senza incorrere in un alto livello di rischio. Il principale obiettivo è fornire un prodotto flessibile per investire denaro in orizzonti temporali piuttosto brevi. Per le sue caratteristiche difensive, questo strumento, come tutti i fondi di liquidità, offre un rendimento in linea o di poco superiore a quello del mercato monetario. Nel caso di questo Etf, l’obiettivo è replicare la performance di un deposito che si rivaluta giornalmente al tasso Eonia (il tasso di interesse interbancario per un giorno per l’area euro, calcolato come la media ponderata di tutte le operazioni di prestito effettuate all’interno del sistema bancario). Lyxor Euro Cash può svolgere un ruolo centrale in un portafoglio di investimento, come sostituto della liquidità. Alcuni investitori vedono i fondi monetari anche come strumenti per neutralizzare il cosiddetto “cash-drag” (ossia i minori guadagni che si ottengono mantenendo la liquidità in portafoglio anziché investirla). Rispetto ai fondi tradizionali, l’Etf ha il vantaggio di essere negoziato in tempo reale e ha un Ter (total expense ratio) più basso. Questo aspetto è particolarmente rilevante per gli investitori istituzionali che hanno necessità di ottimizzare la liquidità. Per gli investitori retail, l’Etf è una buona alternativa ai depositi bancari. In generale, gli investitori retail tendono a considerare gli Etf monetari su più lunghi orizzonti temporali, rispetto a quelli istituzionali. Fondamentali L’economia dell’Eurozona ha segnato una ripresa dalla recessione economica del 2009, segnando nove trimestri consecutivi di crescita positiva, fino al terzo trimestre del 2011. Tuttavia, tutti gli indicatori economici della seconda metà del 2011 indicavano un netto rallentamento nel 2012 e un aumemnto delle probabilità di recessione. Infatti, il Pil dell’Eurozona ha registrato una caduta dell’0,3% nell’ultimo trimestre del 2011, mentre gli indicatori economici all’inizio del 2012 hanno segnato una performance stagnante. La situazione congiunturale dell’Eurozona è critica come mostrano gli squilibri tra le diverse aree (per esempio, il nord orientato alle esportazioni e il sud dipendente dalla domanda interna), che si inseriscono in un contesto internazionale debole. Inoltre, rimangono molte preoccupazioni circa il ridimensionamento dei programmi di spesa pubblica (l’austerità nella zona periferica), imposto dalla Germania agli altri Paesi europei, in cambio del sostegno di Berlino all’Efsf (Fondo europeo di stabilità finanziaria), che rende più difficile la ripresa, in un momento in cui il settore privato non è in grado di assumere un ruolo guida. Durante la prima fase della crisi, l’inflazione non ha rappresentato un problema nell’Eurozona. Ciò ha permesso alla Banca centrale europea di mantenere i tassi di riferimento ai minimi storici da maggio 2009 al secondo trimestre del 2011. L’aumento dei prezzi delle materie prime di fine 2010 e inizio 2011 ha spinto il caro-vita oltre il 2% fissato dalla Bce. Questo ha portato a un aumento dei saggi dall’1 all’1,50%. Successivamente, la crisi del debito sovrano, le tensioni sui mercati finanziari e il rallentamento congiunturale hanno costretto l’istituto di Francoforte a tornare sui suoi passi nella seconda parte dell’anno. Il mercato monetario ha seguito una traiettoria simile. Per esempio, l’Eonia è sceso da una media di quasi il 3,9% del 2008 allo 0,71% nel 2009 e a 0,44% nel 2010. Nel 2011, la media è stata dello 0,87%, per via del breve ciclo restrittivo della Bce. Dall’inizio del 2012 al momento di stesura dell’analisi (febbraio 2012), il trend è stato ribassista (in media 0,37%). La Bce mantiene il suo focus sull’obiettivo di stabilità finanziaria, fornendo periodicamente liquidità al sistema a condizioni vantaggiose, come mostrano le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Ltro). 44 Morningstar Investor Maggio / Giugno 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012

Morningstar Investor Maggio/Giugno 2012
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Attori della politica monetaria
Eurozona, serve più coraggio
Italia, ora tocca alla spesa pubblica
Le emergenti spostano la crescita
Le cartucce in canna alla politica monetaria
Le “nuove” banche centrali
Cassaforti d’oro
L’intervista
Come cavalcare la curva dei rendimenti
I settori industriali baciati dai tassi
I watcher delle banche centrali
Analisi Morningstar
Etf valutari e monetari a confronto
ETF Analysis
Obiettivi che fanno la differenza

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