Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013 - (Page 7)
L’Editoriale
Il vento soffia sulle raffinerie
Sara Silano
è direttore di
Morningstar Investor
Jeremy Grantham, considerato uno dei
personaggi più influenti sul mercato e noto per
aver predetto diverse bolle speculative,
sostiene che l’uso sconsiderato delle risorse
naturali avrebbe potuto mettere in ginocchio
l’economia globale di “molte civiltà prima
della nostra”. Ma noi abbiamo due fattori che
ci possono salvare: il declino nei tassi di
fertilità e il progresso nel settore delle energie
alternative. In passato, l’innovazione ha
portato a un maggior benessere, ma con costi
sempre più elevati in termini di esaurimento di
risorse scarse. Oggi tecnologie come quelle
solari ed eoliche, insieme all’aumento
dell’efficienza delle reti elettriche e a una
migliore gestione delle scorte permettono di
consumare meno.
“Per la prima volta, innovazione, start up
aziendali e finanziatori lavorano per ridurre
l’uso di fonti esauribili come gli idrocarburi”,
dice Grantham, “e di conseguenza aumenta la
probabilità di non far cadere la civiltà nel
precipizio”. Si stima che entro il 2030,
l’energia solare ed eolica possa diventare
meno costosa di quella prodotta dai combustibili fossili, senza considerare gli ulteriori
vantaggi derivanti dal minor inquinamento
dell’ambiente.
Quando si parla di energia entrano in gioco
molti attori e contesti differenti: le industrie e
i processi produttivi, le famiglie-consumatrici,
gli investitori e gli strumenti finanziari, la
società e l’ambiente. Le decisioni prese in un
ambito si riflettono su tutti gli altri, per cui
anche l’allocazione delle risorse finanziarie
deve contemplare criteri che non sono
unicamente quelli del profitto. Nel settore dei
combustibili fossili, ad esempio, è necessario
considerare i maggiori costi legati al problema
dell’inquinamento, oltre a quelli di riduzione
della qualità delle riserve. Questo approccio è
di lungo periodo e si scontra spesso con
visioni di breve termine, in base alle quali il
costo delle rinnovabili è maggiore dal
momento che comprende anche la costruzione
di impianti, per i quali servono ingenti capitali,
che daranno i loro frutti non nell’immediato,
ma in futuro. Visto da un’altra prospettiva, il
ritorno sugli investimenti che viene richiesto
all’industria delle energie alternative è più
elevato, anche perché ci sono fattori di rischio
ulteriori, come i cambiamenti della normativa
e l’innovazione tecnologica.
In passato, molti investitori si sono fatti
attrarre dal settore grazie a politiche generose
da parte degli stati, il che ha prodotto alcune
bolle. Come spiega nelle pagine seguenti
Armin Sandhövel, responsabile degli
investimenti in energie rinnovabili di Allianz
Global Investors, per lo sviluppo sostenibile
futuro sono importanti un quadro stabile e la
certezza normativa, oltre alla partecipazione
dei private equity e degli investitori istituzionali.
In questo numero di Morningstar Investor
esploriamo l’industria energetica “vecchia” (il
petrolio) e “nuova” (le fonti alternative e il gas
di scisto), dalla prospettiva dell’investitore,
non limitandoci però al concetto di opportunità inteso come profitto, ma introducendo,
grazie a un contributo della Fondazione Eni
Enrico Mattei, l’aspetto dello sviluppo
sostenibile, che tiene conto di fattori sociali e
ambientali. Un investimento, dunque, che è
anche nella qualità della vita.
Sara Silano, Direttore di Morningstar Investor
sara.silano@morningstar.com
Morningstar.it
7
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Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013
Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Un po' di energia in portafoglio
Lunga vita agli arabi. E al loro "oro"
La crisi fa diventare alternativi
La politica inquina il greggio
L'Asia va a caccia di energie
Una misura dello sviluppo sostenibile
Un futuro a tutto gas
Quella pannocchia sembra un barile
L'energia bianca illumina l'Italia
Il rinnovabile si fa a norma
Cinque domande a Michael Bret (Axa Im)
La volatilità del mercato dell'energia
La Borsa pesca nei pozzi petroliferi
Fondi azionari energia, poche medaglie
Fund analysis
Etf a confronto: Global clean energy
Rinnovabili, una categoria (troppo) magra
Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013
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