Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2011 - (Page 27)

Asset Allocation L’asset allocation dei maghi della finanza Di Marco Frittajon I quant o gestori quantitativi usano modelli matematico-statistici per costruire portafogli adatti a tipi diversi di investitori. Ecco, passo a passo, la loro strategia. “Investire è semplice ma non facile” diceva Warren Buffett e per quanto il principio base possa essere intuitivo, ossia comprare titoli a sconto per poi rivenderli al fair value o a un prezzo maggiore, la pratica può essere molto articolata e complessa. Lo sanno bene i quant, gli analisti e i gestori che usano tecniche quantitative e super computer per costruire strategie di investimento. Negli anni ottanta venivano chiamati i maghi della finanza, un’elite che proveniva dalle cattedre dei dipartimenti di fisica e matematica delle migliori università americane. Dopo la crisi del 2007 e la chiusura o il ridimensionamento molti hedge fund, alcuni vorrebbero riaffermare il valore della componente “umana” di Wall Street. La costruzione di un portafoglio di titoli per il gestore quantitativo è il risultato di una procedura che ha come punto critico la determinazione di un modello matematicostatistico che sia in grado di incorporare e identificare la distribuzione di probabilità del possibile profit and loss (P&L) delle posizioni detenute o che si vorrebbero detenere. Nei passi che seguono si fa riferimento a Meucci (2011). Come ragiona un quant Il primo passo è quello di identificare, per ogni titolo, i fattori che non variano rispetto al tempo: questi saranno i fattori di rischio di mercato dai quali si cercherà di estrarre la componente invariante, per esempio attraverso un processo random walk, dalla dinamica semplice ma statisticamente robusto. Il secondo passo è la stima della distribuzione di questi fattori, attraverso l’analisi empirica o altre tecniche come la generazione di scenari ipotetici (vedi figura 1). zarne il P&L, è necessario conoscere la distribuzione finale dei fattori di rischio. Questo si ottiene facendo una proiezione delle variabili prese in considerazione. Se i fattori evolvono come un random walk, per la proprietà di indipendenza e identicità degli invarianti, la varianza (presa come misura di variabilità delle stime puntuali delle variabili in esame) è costante in ogni istante temporale che va da oggi, istante zero, al generico istante finale t (τ = t-0). Si ottiene la proiezione della standard deviation (SD) con la regola della radice quadrata del tempo, ossia SD(fattoreτ) = √τ • SD (invariante). Il quarto passo è la caratterizzazione delle proprietà statistiche dei titoli in portafoglio. A questo punto i titoli sono specificati completamente dai fattori di rischio e, inoltre, dalla conoscenza di informazioni di altra natura come i termini e le condizioni dei contratti a cui i titoli fanno riferimento. La funzione di pricing può essere complessa e dipende dagli strumenti in portafoglio. Un particolare problema è la liquidità. I modelli generalmente assumono che i titoli abbiano un prezzo unico ma di fatto il book dei market maker contiene una molteplicità di prezzi e quantità, espressione naturale della domanda e dell’offerta di mercato. Per arrivare a quantificare il P&L di portafoglio bisogna aggregare le informazioni fin qui ottenute a livello di singolo titolo sommando Fig. 1: Simulazione Monte Carlo di cinque asset con distribuzione normale standardizzata. rendimento 20 tempo 10 0 Questa fase è molto importante e molto critica perché ha effetto sul risultato finale dell’applicazione del modello. La stima che si ottiene della distribuzione congiunta dei fattori invarianti, per quanto avanzata sia la tecnica utilizzata, sarà sempre un’approssimazione della vera e non nota distribuzione obiettivo. Per ottenere il valore delle posizioni detenute in portafoglio dopo un certo arco temporale (orizzonte di investimento), quindi per analiz- Morningstar.it 27 http://www.Morningstar.it

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2011

Morningstar Investor Settembre/Ottobre 2011
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
I primi passi per curare le proprie finanze
Quando in famiglia i conti tornano
Traditi dalle emozioni
Giovani e precari, la pensione resta un miraggio
Gestioni previdenziali: prima regola, prudenza
Che fatica fare quadrare il bilancia famigliare
Come scegliere il conto deposito
Dai i voti al promotore/consulente
Una manovra necessaria
Rischio sistemico, è più alto se tutti investono nello stesso modo
L’asset allocation dei maghi della finanza
La lezione di Buffet
Fund Analysis dei fondi bilanciati
Fondi o titoli, quale via per la Borsa
Delusione della performance? Occhio al tempo

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